MHT domenica 2 aprile presso il JOYS Pub, C.so Sonnino Bari – ingresso libero
Carlo Chicco (video, conduzione) e Marco Protano (news, curiosità)
Il Music History Tour entra negli ANNI 90! Domenica 2 aprile inizieremo a parlare della musica, attraverso i videoclip, degli eventi, della società, la cultura, gli aneddoti di una decade incredibile.
Gli anni 90 sono caratterizzati da varie evoluzioni musicali: le nuove forme di elettronica, il Brit-Pop in Inghilterra, il Grunge in America e il dominio dell’Hip Hop. Le produzioni di musica pop hanno decisamente superato, numericamente, quelle underground e sperimentali. Facendo un salto indietro nel tempo Tutto ha avuto inizio con la nascita dei Beatles, la trasformazione del rocknroll in pop, le loro sonorità hanno condizionato band come gli Oasis o chi per loro, per questa nuova ondata di band inglesi. In Inghilterra questa nuova scia musicale fu chiamata “Brit Pop” (British Pop) sempre per la regola di dover incastrare ogni genere musicale in caselle prestabilite e creare nuovi “mostri” da lanciare sul mercato discografico. Musica orecchiabile, come lo era per i Beatles appunto, look pulito da bravi ragazzi (a parte qualcuno!) Il tutto si evolve, con le dovute sfumature, intorno a due grandi centri, Londra e Manchester. Tra le band più conosciute ci sono i Blur, Happy Mondays, Suede, The Charlatans, Primal Scream, Oasis e Radiohead (Oxford). Manchester, chiamata anche Mad-chester, diviene luogo di pellegrinaggi per tutti i ragazzi, soprattutto consumatori di rock, che vogliono approcciarsi e sperimentare i nuovi club dove si suona l’elettronica, dando vita così a nuovi suoni e nuove tendenze (Il disco “Screamadelica” dei Primal Scream è un esempio!).
In contrapposizione al “buonismo” inglese l’America ci regala il genere chiamato “Grunge”: rock più sporco, ruvido, look trasandato e vissuto. Il fulcro del nuovo rock made in USA viene identificto soprattutto nella città di Seattle. Qui nascono band importanti come i Nirvana di Kurt Cobain, Alice in Chains, Faith No More, Soundgarden ed i Pearl Jam. Senza dimenticare tanti altri come per esempio i grandi RedHotChiliPeppers da Los Angeles. Come sempre due stili di musica e soprattutto di vita a confronto, ognuno generato dalla situazione politica nazionale e dalla propria vita quotidiana con i suoi clichè. L’Europa questa volta non sta a guardare i classici giochi tra Uk e USA e sforna band e progetti musicali molto interessanti, in Francia, Svezia, Italia ed Islanda per esempio.
L’elettronica lancia sul mercato l’House Music e tutte le sue derivazioni ed evoluzioni (o involuzioni!!): Acid House, Techno, Drum’n’Bass, Trip Hop, Jungle etc… E’ il periodo dei Rave Party, feste illegali, con tutto quello che ne concerne, organizzate in posti resi noti solo all’ultimo momento, dal fascino trasgressivo ed irresistibile per questa generazione. Come per Manchester, nel suo club più noto, l’Haçienda, il popolo rock, come dicevamo, incontra l’elettronica, i musicisti rock cercano nuove commistioni con questi suoni e l’intreccio dei diversi generi musicali apparentemente lontani tra loro, i diversi mondi musicali si toccano generando i Chemical Beatz o la Big Beat. Chemical Brothers ed i Prodigy sono a capo di questa rivoluzione. Il film manifesto è “Trainspotting” di Danny Boyle. Nel mentre i DJ iniziano la loro scalata al successo come produttori e aprono un nuovo mercato. Ma uno stile che ha monopolizzato, dalla seconda metà degli anni 90, il mercato discografico è il RAP. L’Hip Hop è stato il fenomeno musicale dominante agli inizi del decennio. Da band che avevano iniziato il loro cammino negli anni 80 come i Public Enemy, nascono nuove crew (Gang musicali!) che invadono il mondo dello spettacolo. L’Hip Hop nasce come controcultura di strada, la voce del popolo che vive costantemente il quotidiano ed i suoi problemi. Figura di spicco è l’MC, la voce dell’HipHop un vero e proprio strumento musicale. Dal sociale però diventa fenomeno di massa con l’avvento del R&B, hip hop misto al soul e blues di facile diffusione. Le classifiche sono invase da queste produzioni e così anche giornali e televisioni. La conquista del monopolio delle vendite arriva in poco tempo. L’Italia è ricordata per le sue produzioni “dance” che girano il mondo, per poi però stupirci con la produzione più interessante musicale mai avuta nel corso dei decenni, sfornando band come CSI, Subsonica, Marlene Kuntz, Afterhours, Africa Unite, Bluvertigo e tanti altri che hanno fatto di questo decennio un periodo indimenticabile.
Anche per me gli anni 90 sono nella mia memoria avendo iniziato a fare radio nel 1994, per poi non smettere mai più. Gli anni in cui nella mia città si sperimentava per la prima volta il “club rock” portando il sold out ogni sera, curiosi per tutto quello che stava accadendo, sperimentando e rischiando sulla pista, cosa che ormai credo sia per tutti un lontano ricordo.