Giovedi 8 febbraio avrò il piacere di introdurre e mediare il reading musicale di Cristiano Godano dei Marlene Kuntz!
Il palco del CorvoTorvo di Bitonto ospita un artista unico, che non ha davvero bisogno di presentazioni: giovedì 8 febbraio avremo il piacere di avere con noi Cristiano Godano, voce e mente dei Marlene Kuntz!
Un incontro tra parole e musica, con brani in acustico e tante storie da rivivere insieme direttamente dalla viva voce di uno degli assoluti protagonisti del rock italiano!
Giovedì 8 febbraio 2018, ore 21.30
Ingresso: 8 euro con consumazione inclusa.
Corvo Torvo live beer & music – vico Paisiello 8/10, 70032 Bitonto
BIOGRAFIA
Cristiano Godano è un artista nato a Fossano il 21 novembre 1966. Alla fine degli anni ‘80, insieme a Luca Bergia e Riccardo Tesio fonda i Marlene Kuntz: lo stile della band, vicino alle sonorità noise rock ma con una forte connotazione cantautorale, influenzerà in modo decisivo tutte le produzioni indipendenti italiane degli anni ‘90.
Tra i maggiori successi del gruppo, gli album Catartica (1994), Il Vile (1997), Ho ucciso Paranoia (1999), Che cosa vedi (2000, che contiene La Canzone che scrivo per te, scritta e interpretata con Skin degli Skunk Anansie).
Godano, però, non si limita alla musica. Nel gennaio 2008 pubblica per Rizzoli il suo primo libro, una raccolta di racconti intitolata I vivi; dal 2008 è uno dei docenti del Master in Comunicazione musicale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; nel 2009 debutta come attore nel film di Davide Ferrario Tutta colpa di Giuda, di cui è anche autore, con i Marlene Kuntz, della colonna sonora, candidata al David di Donatello 2010. Nel 2010 riceve la Targa Graffio – Musica da Bere, che ritira nell’ambito dell’omonima manifestazione a Vobarno.
Dal 2012 gestisce un suo blog personale sul portale web de il Fatto Quotidiano. Nel 2017, i Marlene Kuntz hanno terminato il tour per celebrare il ventennale de IL VILE: nessuna motivazione nostalgica all’origine, ma la consapevolezza e lo stimolo gioioso di poter portare in giro per l’Italia un pezzo importante di storia del rock italiano degli anni novanta rispettato dal pubblico più intransigente, amato da molti che a quel periodo guardano ancora con ammirazione e vagheggiato dai più giovani che non lo hanno vissuto in diretta.
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